Qualche giorno prima di far uscire l bozze della legge sui servizi digitali e della legge mercati digitali , la Commissione UE ha fatto uscire il Programma (action plan) –niente po’ po’ di meno che- per la democrazia europea.
L’obiettivo (§ 1) è quello di:
- promuovere elezioni libere e regolari e una forte partecipazione democratica;
- sostenere mezzi d’informazione liberi e indipendenti; nonché
- contrastare la disinformazione.
Circa il punto 1, i sottoargomenti sono:
– Trasparenza della pubblicità e della comunicazione di natura politica: importante, visto che mirerà ad introdurre una < legislazione volta a garantire una maggiore trasparenza nel settore dei contenuti sponsorizzati in un contesto politico (“messaggi pubblicitari di natura politica”)>.
– Regole più chiare sul finanziamento dei partiti politici europei;
– Rafforzamento della cooperazione nell’UE per garantire elezioni libere e regolari;
– Promozione dell’impegno democratico e della partecipazione attiva al di là delle elezioni;
Circa il punto 2, i sottoargomenti sono:
– Sicurezza dei giornalisti;
– Lotta al ricorso abusivo di azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica;
– Cooperazione più stretta per lo sviluppo e l’attuazione di standard professionali;
–Ulteriori misure a sostegno del pluralismo dei media.
Circa il punto 3, i sottoargomenti sono:
– Miglioramento delle capacità dell’UE e degli Stati membri di contrastare la disinformazione, con azioni che -a parole- sono assi importanti: *** Sviluppare il pacchetto di strumenti dell’UE per contrastare l’ingerenza straniera e le operazioni di influenza, compresi nuovi strumenti che consentono di imporre oneri ai responsabili e di rafforzare le attività e le task force di comunicazione strategica del SEAE; *** Istituire un nuovo protocollo per rafforzare le strutture di cooperazione esistenti per combattere la disinformazione, sia nell’UE che in ambito internazionale; *** Sviluppare un quadro e una metodologia comuni per raccogliere prove sistematiche sull’ingerenza straniera e un dialogo strutturale con la società civile, i soggetti del settore privato e con altri portatori di interessi al fine di riesaminare con regolarità la situazione di minaccia; *** Aumentare il sostegno allo sviluppo delle capacità delle autorità nazionali, dei media indipendenti e della società civile nei paesi terzi al fine di individuare e rispondere alle operazioni di disinformazione e ingerenza straniera;
– Ulteriori obblighi e responsabilità per le piattaforme online : spt. rafforzerà il Codice di buone pratiche sulla disinformazione del 2018 (ove anche l’elenco delle stesse in allegato) , ed altro;
– Consentire ai cittadini di assumere decisioni informate.