La Superior Court del Delaware, 11.02.2021, Page c. Oath inc., C.A. n° S20C-07-030-CAK, decide una piana questione di safe harbour ex 230 CDA in una lite per diffamazione.
Carter Page (noto perchè legato all’affaire USA-Russia nell’amministrazione Trump) cita Oath inc. , capogruppo proprietaria di Yahoo e di theHuffington Post.com) per diffamzione circa 11 articoli lesivi, 4 di dipendenti e 7 ad opèera di collaboratori esterni, apparsi sulla seconda piattaforma.
Naturalmente Oath invoca il safe harbour.
Altrettanto naturalmente la Corte lo concede (pp. 17-19).
Pacificamente iatti ne ricorrono i tre requisiti:
1-che sia internet provider
2-che il provier non ne fosse l’autore
3-che l’azine svolta lo consideri come publisher/speaker.
Caso semplice, indubbiamente e lo dice pure la Corte: <<this is not a controversial application of sectine 230>, p. 19