Editori contro Internet Archive: sentenza della corte newyorkese sul fair use relativo alla digitalizzazione di libri cartacei

Distretto Sud di New York 24 marzo 2023, 20-cv-4160 (JGK), Hachette ed altri c. Internet Archive ed altri.

Interne Archive , non profit, durante la pandemia digitalizzò 127 libri cartacei di 4 editori e li mise on line. Questi agiscono in giudizio per violaizone di diritto di autore.

La difesa di IA consistette solo nell’eccezione di  fair use (17 us code § 107).

Eccezione rigettata però.

Tra i punti più interessanti:

i) la differenza rispetto al caso Google Books (che pure digitalizza libri cartacei), ove fu ravvisato transformative use, sub A.1, pp. 19-20.

ii) l’aver ravvisato profit indiretto, anche se l’associazione è non profit, sub A.2 p. 26 ss

Marchio anteriore e DOP successiva circa il concetto di “stesso tipo di prodotto” (art. 14 reg. 510/2006): cacio romano vs. pecorino romano

 Cass. n. 7937 del 20.03.2023 , sez. I, rel. Fidanzia, esamina il reg. UE 510/2006 e spt. l’art. 14, per vedere se cacio (da marchio) e pecorino (da marchio e dop) romani siano merceologicamente affini (meglio “lo stesso tipo di prodotto”).

Dice che il paragone non si fa da classificazione di nizza (che proterebbe a sovrapporre i dut tipi di formaggio) ma in base ai risepttiti doc. amminsitartivi e alle domande di privatia (e pure quanto al disciplinare, ovviamente, circa la dop). Ciò per atuare il predetto concetto di “stesso tipo” ex art. 14 c. 1.

C’è però un problama.

Detta norma egola il conflitto tra dop anteriore e domadna di marcjhio posteriore: ” 1.   Qualora una denominazione d’origine o un’indicazione geografica sia registrata conformemente al presente regolamento, la domanda di registrazione di un marchio corrispondente ad una delle situazioni di cui all’articolo 13 e concernente lo stesso tipo di prodotto viene respinta, se la domanda di registrazione del marchio è presentata posteriormente alla data di presentazione della domanda di registrazione presso la Commissione”.

Nel caso sub iudice invece il marchio antagonista pare fosse anteriore alla (domanda di) dop. Quindi la dispoisizione governante il caso dovrebbe essere il c. 2 del’art. 14, il quale non ripropone il detto concetto, ma rinvia all’art. 13, che pure ne è privo (ponendo una sua articolata disciplina).

Ad una prima lettura quindi l’ordinanza lascia perplessi

Scarsissima affinità merceologica ma notevole vicinanza tra segni: la domanda di marchio è respinta per l’anteriorità di un segno rinomato

sul caso DEVICE OF A RABBIT WITH OVAL SHAPED EARS.

L’appello amminsitrativo EUIPO rigetta la domanda di registrazione con decisione 10 gennaio 2023 , case R 442/2022-4, Mercis BV c. Bunnyjuice, Inc. (ove trovi il link al file word della decisione, che per comodità ripeto qui ).

Paragone tra i segni al § 39/40

Rinomanza riconosciuta: <54 In sum, it has been proven that the earlier mark representing the Nijntje character had at the date of application of the contested mark a very strong reputation at least in the Netherlands, which suffices to prove a reputation in the Benelux (see paragraph 42 above) for, amongst others, books in Class 16, children books in particular, clothing in Class 25, children’s clothing in particular, and games and playthings in Class 28>.

Segue analisi dei rimanenti requisiti ex lege (“uso senza giusto motivo del marchio depositato possa trarre indebito vantaggio dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio anteriore o recare pregiudizio agli stessi”)

Monoautoralità o coautoralità nella canzone “Cathy’s Clown” degli Everly Brothers

Gli esecutori testametnati dei due fratelli Everly (noto duo statunitense del secondo dopoguerra) litigano sull’autoralità della canzone Cathy’s Clown”.

Ora Mark Jaffe ci dà notizia e offre cortesemente il link alla sentenza di appello 10 febbraio 2023, No. 21-5530 del 6° Circuito.

La sentenza , però,  si incentra solo sulla prescrizione del termine triennale entro cui il contestato deve agire in giudizio in presenza di contestazioni alla sua comproprietà: a pena di perdere l’azione!!!!  (17 US code § 507.b)

Il fratello maggiore , Don , infatti , aveva contestato al  fratello Phil la coautoralità di questi: Phil però non aveva poi agito entro i tre anni seguenti

Marchi contrari all’ordine pubblico e al buon costume: utile rassegna pubblicata dall’Unione Europea

Il 27 febbraio 2023 l’UE (  ) fa fatto uscir la Second consultation on CP14 Common Practice ‘Trade marks contrary to public policy or to accepted principles of morality’  .

V. a metà pagina il link a due file word, che qui ripeto:

Rassegna ampia ed utile

 

Un caso di progetto di lavoro di ingegneria/architettura ex art. 99 l. aut.

Trib. Napoli n. 1300/2023 del 6 febbraio 2023, RG 24090/2017, rel. Graziano, decide su una  domdanda di violazione di copyright per illecitamente protratta riproduzione di lavori di architettura/oingegneristici per il festival di Ravello e per loro illecita esecuzione .
Il Trib. rigetta però la qualificazione come opera DELL’INFGEGNO ex art. 2.5 l. aut.  anche se concede quella di progtto di ingegneria ex art. 99 l. aut. e l’equo compenso ivi previsto per euro 17.000,00-

Nega l’applicaizone dell’art. 11.2 l. aut. , non trattandosi di opera dell’ingegno.

Spunti: <<L’atto creativo si atteggia, dunque, come un atto giuridico in senso stretto che determina una modificazione della realtà e produce effetti giuridici, a prescindere dalla direzione della volontà. Sul punto, si osserva che il deposito e la registrazione rilevano ad altri fini, il primo ha generica funzione di controllo; la seconda fa fede fino a prova contraria dell’avvenuta pubblicazione dell’opera e della paternità dell’autore>>.

poi:

<<Pertanto, lo strumento di tutela individuato dall’ordinamento nell’ipotesi in cui un’opera sia qualificata come un progetto di lavoro di ingegneria o di lavoro analogo, secondo la giurisprudenza di legittimità, è costituito dal riconoscimento di un equo compenso, in quanto “L’art. 99 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sul diritto dell’autore di progetti di lavori di ingegneria (od analoghi) protegge tanto l’espressione formale dell’idea con il diritto esclusivo di riproduzione dei piani e disegni, quanto il suo contenuto con riguardo alla sua concreta realizzazione, ma la pretesa all’equo compenso per l’utilizzazione dell’idea è riconosciuta al detto autore di progetti di lavori d’ingegneria solo quando il progetto presenta soluzioni originali di problemi tecnici e il terzo, nell’esecuzione della sua opera, sia ricorso a tali soluzioni o manifestamente o utilizzando soluzioni solo apparentemente diverse (cosiddette sostituzioni mediante equivalenze), che non incidono sui punti realmente originali e qualificanti del progetto” (ex multis Cass., Sez. V n. 3933/84, Cass., Sez. V n. 2168/82; Cass., Sez. V n. 773/80)>>

Infine:

<<Sulla base delle osservazioni suindicate, a cui il Collegio aderisce, si ritiene che i progetti in questione vadano ricondotti nella fattispecie dei “progetti di lavori” di cui all’art. 2578 c.c., non a quella dei “disegni e opere dell’architettura” ex art. 2, n. 5 della L. 22 aprile 1941, n. 633, in quanto gli elaborati, oggetto di contestazione, rappresentano soluzioni originali a problemi tecnici, la cui originalità viene pedissequamente traslata dalla peculiare originalità a monte della struttura del palco sospeso di Villa Rufolo da altri progettata, su cui gli progetti incidono>>.

(da www.ilcaso.it)

Il termine GRUYERE è generico e non registrabile comer marchio: così l’appello del 4 circuito USA

Sarah Burstein in Mastodon dà notizia di e link a questa interessante sentenza 03.03.3023, No. 22-1041, dell’appello del 4 circuito, INTERPROFESSION DU GRUYERE; SYNDICAT INTERPROFESSIONNEL DU GRUYERE v. U. S. DAIRY EXPORT COUNCIL; ATALANTA CORPORATION; INTERCIBUS, INC..

Il comando è quello secondo cui il marchio denominativo GRUYERE non è registrabile (come marchio di certificazion: che è quelo concesso “to certify regional or other origin, material, mode of manufacture, quality, accuracy, or other characteristics of such person’s goods or services or that the work or labor on the goods or services was performed by members of a union or other organization.“, 15 US Code § 1127 ) perchè divenuto denominazione generica.

Sentenza dettagliata anche nel fatto, come raccomandabilmente si usa in common law.

<<All told, the record reflects sales in 2020 of at least pounds of gruyerelabeled cheese that was produced outside of the Gruyère region of Switzerland and France.

In In Re Cooperativa Produttori Latte E Fontina Valle D’acosta, the TTAB concluded that the term fontina “merely describes or is the generic name for a type of cheese,” in part because “the record reveal[ed] that there is a domestic fontina cheese.” 230 U.S.P.Q. 131 (T.T.A.B. Mar. 19, 1986). Here too, the evidence demonstrates the existence of a domestic gruyere cheese. And even more persuasively, the record establishes that, at least in 2020, non-Swiss and non-French cheese made up a substantial portion of the cheese sold as gruyere in the United States market. “This evidence is probative of generic use because the more members of the public see a term used by competitors in the field, the less likely they will be to identify the term with one particular producer” (or, in this case, one geographic region). Colt Def. LLC v. Bushmaster Firearms, Inc., 486 F.3d 701, 706 (1st Cir. 2007) (cleaned up). And significantly, Wegmans—which sells both domestic and Swiss-produced gruyere cheese—sold more domestic gruyere-labeled cheese than Swiss gruyere-labeled cheese each year between 2016 and 2021 (except 2020). This evidence strongly indicates that “to the American purchaser, [GRUYERE] primarily signifies a type of cheese (much like brie, swiss, parmesan or mozzarella) regardless of regional origin, rather than a mark of certification.” Id.>>

Per cui:

<< Having addressed the Consortiums’ challenges to the district court’s opinion, we conclude that, while the district court made certain improper inferences in its analysis, the record nevertheless contains evidence that is “so one-sided” that there is no genuine issue as to any material fact and Opposers must prevail as a matter of law. Retail Servs., Inc., 364 F.3d at 542. The FDA standard of identity, the pervasive sales of non-Swiss and nonFrench cheese labeled as gruyere in the United States, and the common usage of gruyere “establish[] that when purchasers walk into retail stores and ask for [gruyere], they regularly mean” a type of cheese, and not a cheese that was produced in the Gruyère region of Switzerland and France. Glover, 74 F.3d at 59>>.

Il marchio denominativo METAVERSE FOOD per cibi non è registrabile perchè non distintivo

Negato il carattere distintivo al marchio in oggetto dal reclamo amministrativo dell’EUIPO 2nd Board of Appeal 28.02.2023, Case R 2357/2022-2 ,Oshee Polska Sp. z o.o.

Passi pertinenti:

<< 20 The applicant submits that ‘The expert examining the trade mark application neverthelessbased its decision on a misunderstanding of the concept of Metaverse. ‘Metaverse’ is avirtual world in which people, as avatars, interact with each other in a three-dimensionalspace that mimics reality. (…) [there is] a separation between the virtual world ofMetaverse and the real world. Metaverse is defined strictly as a category defined in thevirtual world and should not be confused with all other online activities. For example,making purchases in an online shop of physical products that will be delivered to us inreal form, or organising an online meeting, e.g. videoconferencing or lecture or checkingmail, is not an entrance to the Metaverse world.”
21. However, the House considers that the virtual world (Metaverse) is not a well-definedand distinct category in the virtual world. Nor is the borderline between the real worldand the virtual world clear.
22. The virtual world (Metaverse) is not just avatar, alternative reality and virtual products.The distinction between Metaverse and other forms of online activity is blurred. A goodexample is the change of Facebook’s very strong name to Meta in 2021, the latter seen asa reference to Metaverse and the beginning of an increased Facebook/Meta activity inMetaverse( https://www.welbloom.com/nft/, 27/02/2023).
23. More and more frequent examples also indicate that Metaverse is another e-commerceviewer, i.e. online commerce. Companies use Metaverse to promote their goods andbrands, which later translate into increased sales of their goods in the real world (see e.g.https://nypost.com/2022/04/05/coca-cola-launches-virtual-drink-inside-the-metaverse/;24/02/2023).
24. There are also growing voices that soon known online shops will turn into Metaverse(virtual) online shops where the goods offered will be presented in virtual form, but thepurchase will de facto concern real products that will then be sent home (such as a‘normal’ online order).
25. Some shops already offer some virtual services, e.g. virtual shoe measurement. It canvirtually measure the foot and virtually select customised shoes without leaving the home(e.g. https://ccc.eu/pl/esizeme; https://www.esize.me/; 24/02/2023).
26. The above examples show that virtual spaces are constantly evolving and absorbing thenew forms and opportunities offered by advances in IT and technology.
27. In the light of the foregoing, the Chamber sees no error in the definition of the word‘Metaverse’ as a virtual space.
28. According to settled case-law, the distinctive character of a trade mark must be assessedby reference, first, to the goods or services referred to in the application for registrationand, second, to the perception of the relevant public, which consists of the average,reasonably well-informed and reasonably observant and circumspect consumers of thosegoods or services (29/04/2004, C-473/01 P & C-474/01 P, Tabs, EU:C:2004:260,Paragraph 33; 08/05/2008, C-304/06 P, Eurohypo, EU:C:2008:261, § 67; 21/01/2010, C-398/08 P, Vorsprung durch Technik, EU:C:2010:29, paragraph 34).
29. The goods covered by the declaration are, inter alia, vouchers, jellies, salads and differenttypes of food in Classes 29 and 30. These products are now widely available online. Asvirtual spaces evolve, these products can increasingly be promoted and offered throughMetaverse. Some companies have already set up Metaverse stores where they can buytheir real products with home delivery (e.g.: ‘Lindt USA launches Its First-Ever 3DVirtual Store with ByondXR and Makes Shopping for Premium Chocolate a TrulyInnovative Experience’, https://www.accesswire.com/726619/Lindt-USA-Launches-ItsFirst-Ever-3D-Virtual-Store-with-ByondXR-and-Makes-Shopping-for-PremiumChocolate-a-Truly-Innovative-Experience, 27/03/2023;https://www.mashed.com/1112615/lindt-created-its-own-3d-virtual-store/; 27/03/2023).
30. In the light of the foregoing, the relevant public will perceive the mark simply as anindication devoid of any distinctive character, indicating that food, food in the form ofgoods in Classes 29 and 30, are offered or can be purchased in a virtual space.
31. The goods covered by the declaration are also pharmaceuticals, vitamin preparations orfood supplements in Class 5.
32. The applicant submits that products such as pharmaceuticals, vitamin preparations orfood supplements are subject to different marketing conditions than those in Classes 29and 30, have different uses and are sold through different distribution channels.
33. The Chamber notes that pharmaceuticals (both prescription and over-the-counter),vitamin preparations or food supplements are also widely available online (forprescription medicines, after submission of a prescription). Some food supplements arealready offered via Metaverse (https://www.welbloom.com/nft/ 27/03/2023). Theprovision of medical assistance and health consultations (including prescriptions andrecommendations for pharmaceuticals) through Metaverse is also mentioned (see anumber of articles on this subject: https://ictandhealth.com/what-will-metaverse-offerphysicians-and-patients-in-the-future/news/; https://www.linkedin.com/pulse/5-wayspharma-can-benefit-from-metaverse-timoth%C3%A9-cynober-pharm-d-?trk=pulsearticle; https://sixdegreesmed.com/pharma-metaverse/; 27/03/2023).
34. Pharmaceutical preparations and supplements are also in the form of food and food.
35. In the light of the foregoing, the relevant public will perceive the mark simply as anindication devoid of any distinctive character, indicating that the relevant goods in Class5, namely pharmaceutical preparations and food and food supplements, are offered or canbe purchased in a virtual space.
36. Therefore, the relevant public will not perceive any indication of commercial origin inthe sign at issue, but only information of the general nature of the relevant goods inClasses 29, 30 and 5>>.

Tutto bene, solo che si sono altre passate registrazioni concesse dall’Ufficio col termine Metaverso. Per queste non vale il medesimo ragionamento? Il BoA replica (§ 37 segg.) che non può farci nulla: eventuali errori passati non possono indurre a ripeterli ora!

(Notizia e link da Marcel Pensel di IPKat in data odierna, che dà notizia di analoaga genella decisione per “METAVERSE DRINK”, ma in lingua polacca.)

Elaborazione creativa di opera fotografica: il caso del ritratto del giudice Ruth Bader Ginsburg, fermatosi però ai preliminari …

Il NOrth. Dist. of Georgia , Atlanta Division, del 13 marzo 2023, giudice Boulee, Creative Photographers, Inc. v. Julie Torres Art, LLC et al, civil action n° 1:22-CV-00655-JPB, esamina una interessante fattispecie concreta di creazione elaborativa di una fotografia della giurista Ruth Bader Ginsburg.

Solo che attore non è il fotografo ma un’associazione di categoria, in base a contratto di mandato/licenza.

Notizia riportata da molte fonti giuridiche sul web : ad es. da The art newspaper da C. Porterfiled. 17.03.2023.

Questi i due lavori a paragone :

Sarebbe stato interessante leggere la decisione. Solo che il giudice non ravvisa legittimazione nell’attore (l’associazione di categoria) e rigetta per il momento la domanda (gli concede 14 gg per modificarla).

In particolare non ravvisa l’esistenza di una licenza esclusiva, unica possibilità per chi non è owner. Si tratta, da noi, di carenza di legittimazione attiva (condizione dell’azione), da sempre riconosciuta al licenziatario esclusivo e solitamente negata a quello non esclusivo.

Clausola del contratto tra il fotografo e l’associazione

<<You retain [Plaintiff] as your exclusive agent to sell, syndicate,
license, market or otherwise distribute any and all
celebrity/portrait photographs and related video portraits,
submitted to us by you and accepted by us for exploitation for
sale or syndication during the term of this Agreement (the
“Accepted Images”). You must be the sole owner of the
copyright for all such photographs and may not offer any
celebrity/portrait photographs for sale or syndication to or
through any other agent, representative, agency, person or
entity during the Term of this Agreement.>>

Errore non piccolo da parte di chi preparò il contratto, probabilmente.

Faranno bene gli operatori a prendere nota e a verificare i loro conntratti alla luce del diritto nazionale.-

Linee guida dello US Copyright Office sulla registrabilità di opere prodotte con intelligenza artificiale

Sono state diffuse le “Copyright Registration Guidance: Works Containing Material Generated by Artificial Intelligence” , 10-16 marzo 2023.

Fonte: web page dell’Ufficio .

Il passo interessante è sub III:

<<It begins by asking ‘‘whether the ‘work’ is basically one of human authorship, with the computer [or other device] merely beingan assisting instrument, or whether thetraditional elements of authorship in the work (literary, artistic, or musicalexpression or elements of selection,arrangement, etc.) were actually conceived and executed not by man but by a machine.’’ In the case of works containing AI-generated material, theOffice will consider whether the AI contributions are the result of‘‘mechanical reproduction’’ or instead of an author’s ‘‘own original mentalconception, to which [the author] gave visible form.’’ The answer will depend on the circumstances,particularly how the AI tool operatesand how it was used to create the final work. This is necessarily a case-by case inquiry. If a work’s traditional elements of authorship were produced by a machine, the work lacks human authorship and the Office will not register it.
For example, when an AI technology receives solely a prompt from a human and produces complex written, visual, or musical works in response, the ‘‘traditional elements of authorship’’ are determined and executed by the technology—not the human user.
Based on the Office’s understanding of the generative AI technologies currently available, users do not exercise ultimate creative control over how such systems interpret prompts and generate material.
Instead,these prompts function more like instructions to a commissioned artist—they identify what the prompter wishes to have depicted, but the machine determines how those instructions are implemented in its output.
Forexample, if a user instructs a text generating technology to ‘‘write a poem about copyright law in the style ofWilliam Shakespeare,’’ she can expect the system to generate text that is recognizable as a poem, mentions copyright, and resembles Shakespeare’s style. But the technology will decide the rhyming pattern, the words in each line, and the structure of the text.
When an AI technology determines the expressive elements of its output, the generated material is not the product of human authorship. As a result, that material is not protected by copyright and must be disclaimed in a registration application.
In other cases, however, a work containing AI-generated material will also contain sufficient human authorship to support a copyright claim. For example, a human may select or arrange AI-generated material in a sufficiently creative way that ‘‘the resulting work as a whole constitutes an original work of authorship.’’ Or anartist may modify material originally generated by AI technology to such a degree that the modifications meet the standard for copyright protection. In these cases, copyright will only protect the human-authored aspects of the work, which are ‘‘independent of’’ and do ‘‘not affect’’ the copyright status of the AI-generated material itself>>
Mi pare affermazione di buon senso.