L’algoritmo di Tiktok , decidendo il feed degli utenti,. fa si che la piattaforma sia corresponsabile dei loro conteuti

Eric Goldman ci informa sull’appello del 3 circuito n. 22-3061,TAWAINNA ANDERSON, v. TIKTOK, INC.; BYTEDANCE, INC, 27.08.2024. relativo ad uno dei purtroppo frequenti demenziali video di challenge, che spingono giovani e giovanissimi a sfide pericolosissime (asfissia)

Per il collegio, il fatto che il newsfeed sia governato da TikTok fa si che i materiali caricati siano attribuibili non solo all’utente, ma anche a Tik Tok, ai fini del safe harbour ex §230 CDA.

Si tratta quindi non di third-party speech ma di first-party speech.

Tesi che, dice il 3 Circ. , è confermata dalla sentenza della Corte Suprema Moody v. NetChoice, LLC del 2024, per la quale spetta alle piattaforme la tutela del diritto di parola: ne sopportino allora le coerenti conseguenze circa il § 230 CDA.

DA noi l’art. 6 del DSA (reg. UE 2022/2065) ha diversa formulazione: irresponsabilità per “informazioni memorizzate su richiesta di un destinatario”, purchè non sappia o rimuova immediatamente.

Ma il tema si pone lo stesso, alla luce della copiosa giurisprudenza nazionale ed europea sul punto, pur legata alla precedenti disposizioni (d lgs 70 del 2003 e dir. UE 2000/31) (v concetto di hosting provider “attivo”)