la piattaforma Omegle permette comunciazioni on line tra sconosciuti anonimi e casualmente messi in connessione. Pare abbia discreto successo.
Come immaginabile, si presta a gravi illeciti di sex trafficking coinvolgenti minori.
Nel caso specifico un tribunale della Florida ha però ritenuto che Omegle sia titolata al safe harbour di cui al § 230 CDA, ricorrendone i requisiti: così U.S. DISTRICT COURT–MIDDLE DISTRICT OF FLORIDA-TAMPA DIVISION, 8:21-cv-814-VMC-TGW, del 10 gennaio 2022.
Si v. l’analitico ragionamento in proposito condotto sub C), p. 9 segg. , così riassunto alla fine: <<In short, the Court finds that Omegle is entitled to immunity under CDA Section 230 because (1) it is an ICS provider under the CDA, (2) Plaintiffs’ claims seek to treat Omegle as a publisher or speaker, and (3) the information at issue originated from another information provider, John Doe>>, p. 16.
Inoltre la domanda di violazione del 18 U.S. Code § 1591 – Sex trafficking of children or by force, fraud, or coercion, è rigettata nel merito per carenza di elemento sogettivo (“knowingly”): <<the asserted claims against Omegle are premised upon general, constructive knowledge of past sex trafficking incidents. … The generalized knowledge of past instances of sex trafficking are not enough to satisfy an exception to immunity.>>
(notizia e link alla sentenza dal blog di Eric Goldman)